lunes, 2 de noviembre de 2009

Artículo aparecido en 'Il Giornale de Vincenza' sobre mi última obra traducida al italiano

Gli agenti segreti del Vaticano, «007» al servizio di San Pietro

La risposta che Simon Wiesenthal, il «cacciatore di nazisti» diede a Eric Frattini, autore del saggio «Le spie del Papa», edito da Ponte Alle Grazie, non dava spazio a repliche. «Il miglior servizio segreto al mondo non è il Mossad e non lo è il Kgb, tantomeno la Cia o l'MI6 ma l'Entità».


Frattini la conosce bene, l'Entità, il servizio segreto fondato da Pio V nel 1566 come Santa Alleanza, silente quanto i corridoi del Vaticano ma attivo in tutto il mondo. Le ha dedicato un libro, schizzato nelle zone alte delle classifiche di vendita al di qua e al di là dell'oceano.


Ora, con «Le spie del papa», edito da Ponte Alle Grazie (gruppo Mauri-Spagnol), il giornalista peruviano spiega come i suoi agenti abbiano organizzato, intessuto e ramificato una rete di straordinaria efficacia che ha agito nella Scozia di Maria Stuarda e nel Terzo Reich come nell'Unione Sovietica di Stalin e poi nel blocco comunista. Un'«intelligence» pragmatica e raffinata, una «avanguardia della fede» che, nel postulato dell'obbedienza, ha lasciato tracce in ogni angolo del pianeta. 
Frattini, "bestellerista" scomodo, ha "frugato" in oltre trenta archivi in Argentina, Uruguay, Paraguay, Perù, Panama e Stati Uniti, seguendo il "fil rouge" dei protagonisti occulti, talvolta insospettabili, dell'organizzazione di cui si sono serviti, senza soluzione di continuità, salvo Giovanni XXIII, i papi che si sono succeduti sul soglio di San Pietro. Gli altri archivi, quelli vaticani, sono invalicabili.


Ecco dunque venti ritratti di agenti pronti a tutto, una galleria di personalità, se non di volti, a partire da Davide Rizzio, piemontese trentaduenne al seguito dell'ambasciatore di Savoia alla corte di Edimburgo. Era bello, bruno e aveva occhi verdi, un musicista colto e "charmeur" su cui il cardinale Marcantonio Maffei, capo della neonata Grande Alleanza, riponeva totale fiducia. 
La regina di Scozia Maria Stuarda, che aveva sposato il biondo ed esangue Henry Darnely, s'incapricciò di Rizzio e chiese «per il proprio diletto» all'ambasciatore di Savoia di affidarle il giovanotto, subito promosso al rango di «aiutante di camera» con accesso ai documenti più riservati. Le lenzuola della gaudente regnante assursero a vessillo dell'alleanza segreta tra Roma e la regina di Scozia fedelissima alleata del Papa nella Controriforma, nella lotta contro il protestantesimo, sostenuto invece da Elisabetta I d'Inghilterra. Rizzio fu assassinato dopo essere stato "strappato" a forza dall'alcova della regina.

La vendetta degli agenti vaticani fu inesorabile. I sicari morirono di morte violenta.
Chi erano, le spie del Papa? Preti, monaci, «quadri» vaticani e militanti senza tonaca, incaricati di osservare, ascoltare, sventare cospirazioni, tramare nell'ombra. E delegittimare, screditare, calunniare i nemici, di volta in volta eretici, protestanti, monarchi affetti da egolatria, progressisti all'interno e non della gerarchia di San Pietro. Gli eventi: la Riforma, appunto, la Rivoluzione Francese e i suoi protagonisti, a partire da Louis Antonie de Saint Just, autore de «L'Esprit de la révolution et de la Constitution de la France» e più tardi, Napoleone Bonaparte e il massone Giuseppe Garibaldi. I socialisti «senza Dio», i bolscevichi, i nazisti delle «cliniche dell'eutanasia» dove venivano soppressi i malati di mente e gli inabili di razza ariana (gli altri, e non solo gli ebrei, finivano nei campi di concentramento) salvo poi offrire ai gerarchi di Hitler, vie di fuga verso l'America Latina in una prospettiva anticomunista. Inoltre, l'Entità è stata snodo e cardine della cooperazione tra la Cia e l'inglese MI6 nell'offensiva all'Europa dell'Est, culminata con la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell'Urss.


Spionaggio e controspionaggio: una task force indaga nelle viscere vaticane individuando casi di corruzione, amoralità, infedeltà. I nomi, alcuni: Giulio Guarnieri, Paluzzo Paluzzi, Bartolomeo Pacca, Francesco Capaccini, Umberto Benigni e Robert Georg Leiber, segretario «segreto» di Pio XII che inoculò le spie vaticane nell'organismo del III Reich e collaborò con il generale Hans Oster, capo della Resistenza nel controspionaggio militare. Leiber era amico personale di Von Stauffenberg, il congiurato che il 20 luglio 1944 depositò nella «tana del lupo» la valigia carica di esplosivo che avrebbe dovuto uccidere Hitler. Ovvio pensare- è l'opinione documentata dell'autore- che il Vaticano fosse informato.
E chi è Luigi Poggi? Frattini lo definisce «la spia di Giovanni Paolo II». Una sorta di Andreij Gromyko (membro del Politburo, per 28 anni ministro degli Esteri dell'Unione Sovietica) chiamato dal pontefice polacco, a dirigere i servizi segreti. Il disegno di una nuova «geopolitica della fede»: i contatti tra USA e Vaticano facevano capo al segretario di stato americano Brzezinski, consigliere dell'Agenzia per la sicurezza nazionale del presidente Jimmy Carter e al cardinale slovacco Josef Tomko, capo dell'Ufficio dottrina ed ex responsabile del controspionaggio di San Pietro. Poggi, su autorizzazione di Giovanni Paolo II, organizzò le nuove missioni, articolate, tra l'altro, nella diffusione di libri anticomunisti nel paesi dell'Est, in Lituania, Lettonia, Estonia e Ucraina. Il «grimaldello» fu Solidarnosc, il sindacato polacco che aveva nel futuro presidente Walesa il suo leader. Nel 1980 il repubblicano Reagan rilevò Carter alla Casa Bianca.

Il Vaticano aveva come interlocutori sul «problema» polacco il consigliere per la sicurezza nazionale Richard Allen e il direttore della Cia William Casey. Chi avrebbe potuto finanziare Solidarnosc? L'America, naturalmente, che, in cambio delle informazioni vaticane sulla Polonia, s'impegnò a fornire all'Entità i tabulati delle intercettazioni telefoniche tra sacerdoti e vescovi del Nicaragua e del Salvador che si opponevano alle forze appoggiate finanziariamente e militarmente, dall'America. 
Non è gossip: Poggi mise in campo tutte le sue forze per recuperare i negativi di foto in cui Giovanni Paolo II usciva, nudo, dalla piscina della residenza estiva di Castelgandolfo. Il controspionaggio accertò il coinvolgimento del sacerdote Lorenzo Zorza, esperto di security, «non estraneo» al fallimento del Banco Ambrosiano (chi non ricorda la morte di Roberto Calvi, impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra?) e a traffici illeciti di opere d'arte gestiti da mafiosi.

Bene: Poggi, dimissionario nel '92, nominato archivista dell'Archivio segreto vaticano e bibliotecario della Santa Chiesa di Roma, nominato cardinale nel 1994 «per particolari servigi resi alla Chiesa», ormai novantenne, vive i suoi ultimi anni là dove è nato, a Piacenza. 


Donatello Bellomo

2 comentarios:

  1. Saludos,Eric... he conseguido comprar tu libro la Santa Alianza!!! Yo lei la parte de las relaciones del clero con el nazifascismo!!!El cura Tiso deberia ser recordado!!!

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  2. Un abrazo amigo, espero que te guste... Creo que en un día o dos podrás bajarte 10 libros míos en BUBOK.COM

    Un abrazo

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